|
23 settembre 2009 mercoledì
Ore 2,00 partenza con pulman dalla Piazza di Gaggio per Roma.
Siamo in 29 – ottimo numero secondo le guide - ci conosciamo quasi tutti. Gli amici di Gabriella e l’amica di Maria Antonietta li scopriremo più tardi: persone piacevolissime.
Arrivo a Roma disbrigo pratiche aeroportuali imbarco alle ore 9,15 all’aeroporto di Fiumicino e partenza per Tel Aviv alle 10,10.
La mia compagna di viaggio è Nives e già alla partenza ci siamo
“disperse” mettendoci su due file diverse cosicché in aereo mi trovo seduta vicino a una signora romana anziana anche lei pellegrina con l’O.R.P. e con la quale mi sono ritrovata diverse volte successivamente.
Tempo bello, sole, temperatura 22°. Sorvoliamo Ponza, Ischia, Capri, Procida, all’altezza di Crotone attraversiamo la Calabria poi vediamo le isole del Peloponneso, la Grecia, Cipro e Tel Aviv. Arrivo alle 14,02 dobbiamo sistemare gli orologi un’ora avanti per il fuso orario.
L’Aeroporto di Tel Aviv è intitolato a Ben Gurion che fu il fondatore e primo presidente dello Stato di Israele nel 1949. Ritiro dei bagagli e ci si avvia al pulman. Fa caldo. Conosciamo la nostra guida: Arlette
una gentilissima signora svizzera che da cinque anni si trova in Terra Santa a fare la guida come volontaria, molto precisa e molto ben preparata.
Ci lascia il suo numero di cellulare nel caso di smarrimento e dopo i primi convenevoli si parte verso nord direzione Haifa.
Di fronte all’aeroporto c’è la città di Lidda – in ebraico Lod – dove Pietro fece due miracoli: la guarigione di un paralitico e riportò in vita Tabita. Andremo in Galilea percorrendo l’antica Via Maris attraversando la Pianura di Sharon terra degli antichi Filistei – popolo greco che voleva conquistare queste terre.
Si coltivano: cotone, aranci, olive mandarini , pompelmi si lavorano diamanti levigati. Questa regione conta circa 8 milioni di abitanti fra palestinesi, ebrei, cristiani.
Arriviamo a Cesarea Marittima città da dove è partito Paolo, sede Vescovile.
C’era il Palazzo di Erode e di Ponzio Pilato.
Qui Pietro battezzò la famiglia di Cornelio che erano pagani.
Ci fermiamo sulla spiaggia dove sono i resti di un importante
acquedotto romano lungo 17 Km. che portava l’acqua dal Monte Carmelo per 12000 abitanti.
Cesare Augusto imperatore romano fece anche costruire un porto artificiale grandissimo. Proseguiamo per il Monte Carmelo (= giardino)
Nel Santuario “Stella Maris”, custodito dai Carmelitani dell’ ordine della Beata Vergine del Carmelo sul cui altare maggiore c’è la statua della Madonna del Carmelo opera dello scultore genovese Garaventa e sotto il presbiterio c’è la grotta del profeta Elia (vinse una sfida con i profeti del Dio Bal…) abbiamo partecipato alla S. Messa.
Da una terrazza accanto al Santuario si gode un vasto panorama e si vede Acri luogo dove era sbarcato nel 1219 San Francesco d’Assisi.
Lasciamo Haifa e andiamo verso la Galilea a Nazareth all’albergo Casanova situato proprio davanti alla Chiesa dell’Annunciazione.
Ceniamo e prendiamo possesso delle camere: la 218.
Abbiamo cenato bene ( sebbene io trovo tutto un po’ speziato e questo mi arrecherà qualche fastidio allo stomaco).
Luciana
|
|